Agli inizi degli anni novanta, mentre in Italia gli Holidays, infanti, ciucciavano il latte dalle poppe gonfie delle loro madri, oltreoceano esattamente nella rain city Seattle nasceva il grunge che avrebbe influenzato gli allora caga pannolini Holidays.
Se prendessimo il grunge, il post rock , Il rock un po’ paranoico, la musica elettronica, quella dance e quella funky e provassimo a mescolarla e se da questo calderone ne uscisse un nuovo filone musicale degno di essere ascoltato grideremmo Eureka. Ebbene questi sei ragazzi sono riusciti a far si che qualcuno lo urlasse, che ogni loro canzone fosse diversa dall’altra e che ben più di un orecchio si soffermasse ad ascoltarli. Su twitter non a caso i Midnight juggernauts scrivono di loro “Tonight in Rome we played with Holidays. Geti t? Check them out they were dope and had a sick percussionist”. Calzano bene con le mie scarpe usate e anche con quelle appena acquistate.
Ciao Ragazzi, diteci qualcosa di voi!
Ciao siamo gli Holidays, un gruppo di Viterbo. Il nostro progetto è nato in principio dall'unione di tre degli elementi ancora oggi coinvolti: Giampaolo Scapigliati (bassista), Simone Felici (batterista) e Guglielmo Chiarapini (voce e tastiere). La nostra avventura è iniziata quasi per gioco, suonavamo per il semplice piacere di creare musica e con questa dare sfogo ai nostri istinti artistico-musicali. Quando poi si è presentata l’occasione di una prima data ci siamo resi conto che, non riuscendo a ricreare in completo gli arrangiamenti dal vivo, per mancanza di elementi, abbiamo chiesto a Marco Guglielmetti (oggi chitarrista) , Emanuele De Boni (oggi pianista) e jacopo Paolini (oggi percussionista) di poterci accompagnare nelle date a venire. Da li siamo ufficialmente diventati gli Holidays.
Cosa vi spinge a fare quello che fate?
La condivisione di una passione, l' amicizia, la possibilità di fare nuove esperienze e di poterci esprimere per quanto non riusciamo con le parole, tramite la musica e fondamentalmente anche un po' per Nostro Signore.
Da cosa ha origine il vostro nome?
Molto banalmente la band è nata durante le vacanze di Pasqua...perciò cosa c'è di più semplice che chiamarsi come una delle cose preferite dal genere umano!? Da qui Holidays. Inizialmente dovevamo essere gli hyster holidays, ma poi abbiamo optato per la pura semplicità e perciò hyster è stato omesso.
Quali sono le vostre influenze?
Sicuramente i gruppi che sentiamo più vicini sono: Phoenix, Elvis Presley, Strokes, Flaming Lips, Miami Horror. Questi sono, naturalmente, una parte infinitamente piccola di quelle che possono essere viste come nostre influenze.... Ce ne sarebbero tanti altri ancora da citare...che nemmeno Dio saprebbe quando finiremmo!
Come definireste la vostra Linea stilistica?
Semplicemente: INDEFINITA! Il fatto è che siamo sei persone, ognuna con un proprio background e diverse capacità espressive, ciò porta quindi a non avere degli schemi precisi, il nostro percorso musicale non è un rettilineo anonimo che va a colpo sicuro, è più una montagna russa, piena di salite e discese, curve che ci portano a sperimentare e dare vita ad un vero e proprio “melting pot”.
Su quale scaffale di un music store trovereste secondo voi un vostro disco?
Fondamentalmente non ci sentiamo parte di un genere prestabilito, non abbiamo l'etichetta . Se poprio volessimo renderci “etichettabili” potremmo definirci alternative, ma sarebbe comunque riduttivo, lo spazio musicale è talmente ampio e variegato che il marchio è soltanto un grande contenitore dove in fin dei conti all'interno puoi trovare di tutto e di più. E’ difficile collocarsi al giorno d'oggi, ma onestamente non sapremmo dirlo. Lasciamo con piacere questo lavoro agli ascoltatori.
Avete avuto modo di suonare un po' per tutta Italia, quali sono i Club nei quali preferite suonare?
Credo che la dimensione pù adatta alle nostre performance sia quella dei Clubs di medie dimensioni, ad esempio Il Brancaleone di Roma che oltretutto ci ha dato i natali, è propriolì che abbiamo presentato il nostro singolo di debutto “Believe”, e sempre lì, abbiamo suonato a Maggio nella serata organizzata da Keep It Yours Records (la nostra label) con I Too Young To Love, Alex Kapranos, e Confiled. Ci piacerebbe poter avere qualche serata a Milano e ricordiamo con piacere il “Vice-Versa” di Genova.
Collaborazioni da sogno che pregate di realizzare?
Con i Band of horses, Eddie Vedder dei Pearl Jam, i Flaming Lips e i Mystery Jets.Tra gli artisti italiani con gli Ex Otago, Bugo, e Franco Biattiato.
I testi dei vostri brani sono molto semplici, che peso date alla parte autoriale?
La nostra attività creativa si focalizza maggiormente sulla componente musicale piuttosto che su quella lirica. Noi crediamo che il testo sia da vedere esattamente in funzione della musica, scriviamo le prime cose che ci vengono in testa, e qui crediamo di avere un margine di creatività in più rispetto ad altri. C’è chi punta tutto sul testo ed a quel punto il la musica deve calzare perfettamente come la scarpetta di cenerentola. Noi proprio per il disimpegno con cui affrontiamo la cosa, preferiamo spaziare e sganciarci dai vincoli schematici della “canzone”.
La vostra etichetta, la keep it yours records, adotta una strategia di sitribuzione principalmente basata sul supporto fisico ed in particolare, tramite il formato in vinile: voi figli del file sharing e dei digital music store che ne pensate a proposito?
Si da il caso che noi siamo risuciti ad attirare le attenzioni del pubblico proprio dopo aver “uploaddato” un pezzo sul web. Riteniamo però che la distribuzione fisica, come in questo caso, dia un valore concreto a quello che si è fatto in studio. Di norma il lavoro della musica è un lavoro d'intelletto, ma il veder tramutato il proprio pensiero in un prodotto reale e concreto non ha prezzo. Pur essendo nati a fine anni 80 preferiamo instaurare un rapporto con la copia fisica, poi se in vinile acquista ancora più valore, diciamo che adottiamo un tipico atteggiamento feticista riguardo al consumo della musica.
Progetti recenti e per il futuro?
Abbiamo appena debuttato qualche settimana fa con il nostro nuovo singolo: “believe”. Contemporaneamente è stato reso disponibile anche il video ufficiale dell'omonimo brano, tranquillamente rintracciabile sulle più note piattaforme digitali . Verso fine novembre uscirà un secondo video relativo al secondo singolo: “red tie”. Per l’album attendiamo il prossimo anno.
Cosa vorreste scrivessi di voi e della vostra musica?